è lunga striscia color zafferano:
irrompe la torma moresca dei venti,
d’assalto prende le porte grandi
gli osservatori sui tetti di smalto,
batte alle facciate da mezzogiorno,
agita cortine scarlatte, pennoni sanguigni, aquiloni,
schiarite apre azzurre, cupole, forme sognate,
i pergolati scuote, le tegole vive
ove acqua di sorgive posa in orci iridati,
polloni brucia, di virgulti fra sterpi,
in tromba cangia androni,
piomba su le crescenze incerte
dei giardini, ghermisce le foglie deserte
e i gelsomini puerili – poi vien più mite
batte tamburini; fiocchi nastri…
Ma quando ad occidente chiude l’ale
d’incendio il selvaggio pontificale
d’ogni lato sale la notte calda in agguato.
Lucio Piccolo, Plumelia, la seta, il raggio verde e altre poesie, Milano 2001
Lucio Piccolo, Plumelia, la seta, il raggio verde e altre poesie, Milano 2001