17 novembre 2012

dove giocano le campanelle della luna

Poi la strada suburbana diviene livida di fanghi, porta i cespi divelti e i rami, non vedrà il mandriano che staglia sul tramonto al passaggio le pecore - fumano i mantelli al fuoco dello speco - e l'Avemaria cercherà invano le bande di rosso e di viola che traversano i tratti neri dei voli.
E le candele bruciano e nulla è perduto ancora, standono le ombre e chiarori di pergamena, intimo volto di capezzale ad ogni cosa, e l'esitazioni come quando il sonno è per chiudere la cortina sul mondo - allora è sola la lampada la dolce soglia che cela la sua midolla in cerchi vacillanti, la passerella che fa serene le intermesse riprese, muta le insidie della macchina, le cadute nella botola, i terrori degli angoli nel respiro della radura, gli spaventi del pagliaio socchiuso nell'abete aerato dove giocano le campanelle della luna.
Ma quest'angoscia, quest'ansia?
Hanno messo una coltre su la gabbia degli uccelli e gli usci esterni sussultano contro vento.
E nulla è perduto ancora;
ma qualcuno ha detto una volta
che un giorno tutto sarà perduto.

Lucio Piccolo, Candele, in Gioco a nascondere, Milano 1960
su di lui qualcosa è qui

CANDELE ANDREA PALLADIO per carlachemello: packaging ed etichetta in letterpress Nora letterpress
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