28 febbraio 2015

Cats Loved Spock. We Loved Leonard Nimoy.

Good bye Mr. Spock.

*

"We will miss Leonard Nimoy, who passed away on 27 February.

In episode Assignment Earth, Captain Kirk and Spock carry out a reconnaissance mission to Earth in the distant past of 1968. There, they meet many people and one cat, Isis, who fascinates Spock".

foto e testo da Cat Channel

27 febbraio 2015

Esaminate i vostri cucchiaini

4.
Ciò che dobbiamo interrogare, sono i mattoni, il cemento, il vetro, le nostre maniere a tavola, i nostri utensili, i nostri strumenti, i nostri orari, i nostri ritmi. Interrogare ciò che sembra aver smesso per sempre di stupirci. 

Viviamo, certo, respiriamo, certo; camminiamo, apriamo porte, scendiamo scale, ci sediamo intanto a un tavolo per mangiare, ci corichiamo in un letto per dormire. Come? Dove? Quando? Perchè?
Descrivete la vostra strada. Descrivetene un'altra. Fate il confronto.


Fate l'inventario delle vostre tasche, della vostra borsa. Interrogatevi sulla provenienza, l'uso e il divenire di ogni oggetto che ne estraete.
Esaminate i vostri cucchiaini.
Cosa c'è sotto la carta da parati?
Quanti gesti occorrono per comporre un numero telefonico? Perchè?

Perché non si trovano le sigarette in drogheria?
Perché no?
Poco mi importa che queste domande siano frammentarie, appena indicative di un metodo, al massimo di un progetto. Molto m'importa, invece, che sembrino triviali e futili: è precisamente questo che le rende altrettanto, se non addirittura più essenziali, di tante altre attraverso le quali abbiamo tentato invano di afferrare la nostra verità.

Georges Perec, L'infra-ordinario, 1989

foto da Maddie on things (we love Maddie!)

20 febbraio 2015

Ritrovare qualcosa dello stupore



3.
Come parlare di queste "cose comuni", o meglio, come braccarle, come stanarle, come liberarle dalle scorie nelle quali restano invischiate; come dar loro un senso, una lingua: che possano finalmente parlare di quello che è, di quel che siamo.

Forse si tratta di fondare finalmente la nostra propria antropologia: quella che parlerà di noi, che andrà cercando dentro di noi quello che abbiamo rubato così a lungo agli altri. Non più l'esotico, ma l'endotico.
Interrogare quello che ci sembra talmente evidente da averne dimenticata l'origine. Ritrovare qualcosa dello stupore che potevano provare Jules Verne o i suoi lettori di fronte a un apparecchio capace di riprodurre e trasportare i suoni. Perché è esistito, questo stupore, e con esso, migliaia d'altri, che ci hanno plasmato.

Georges Perec, L'infra-ordinario, 1989


foto in alto da qui; in basso da qui, oltre che dal nostro pinterest nella cartella "it's magic!"
foto al centro: le nostre scatole in cartone per Carla Chemello con motivi vintage di sport invernali!

19 febbraio 2015

Dov'è il nostro corpo?


2.
Quello che succede ogni giorno e che si ripete ogni giorno, il banale, il quotidiano, l'evidente, il comune, l'ordinario, l'infra-ordinario, il rumore di fondo, l'abituale, in che modo renderne conto, in che modo interrogarlo, in che modo descriverlo?
Interrogare l'abituale.

Ma per l'appunto ci siamo abituati. Non lo interroghiamo, non ci interroga, non ci sembra costituire un problema, lo viviamo senza pensarci, come se non contenesse né domande né risposte, come se non trasportasse nessuna informazione. Non è neanche più un condizionamento, è l'anestesia. Dormiamo la nostra vita di un sonno senza sogni.

Ma dov'è la nostra vita? Dov'è il nostro corpo? Dov'è il nostro spazio?


Georges Perec, L'infra-ordinario, 1989

foto da pinterest

18 febbraio 2015

Quello che succede veramente, quello che viviamo, tutto il resto, dov'è?


1.
Quel che ci parla, mi pare, è sempre l'avvenimento, l'insolito, lo straordinario: articoli in prima pagina su cinque colonne, titoli a lettere cubitali. (...) Dietro a un avvenimento ci deve essere uno scandalo, un'incrinatura, un pericolo, come se la vita dovesse rivelarsi soltanto attraverso lo spettacolare, come se l'esemplare, il significativo, fosse sempre anormale: cataclismi naturali o sconvolgimento storici, conflitti sociali, scandali politici...

Nella precipitazione che abbiamo di misurare lo storico, il significativo, il rivelatore, non dimentichiamo però l'essenziale (...). I maremoti, le eruzioni vulcaniche, i grattacieli che crollano, gli incendi boschivi, le gallerie che sprofondano (...) Ma dov'è lo scandalo? Il vero scandalo? Il giornale non ci ha detto altro che: state tranquilli, ecco la prova che la vita esiste, con i suoi alti e bassi, ecco la prova che qualcosa succede pur sempre.
I giornali parlano di tutto, tranne che del giornaliero. I giornali mi annoiano, non mi insegnano niente; quello che raccontano non mi riguarda, non mi interroga, né tanto meno risponde alle domande che mi pongo o che vorrei porre.
Quello che succede veramente, quello che viviamo, tutto il resto, dov'è?

Georges Perec, L'infra-ordinario, 1989


foto: Jim Sturgeness ritratto da Bruce Weber per "Vanity Fair" 2013, da pinterest

17 febbraio 2015

e se il principe azzurro fosse in realtà il gatto con gli stivali?

è l'ULTIMO GIORNO DI CARNEVALE! poniamoci il dubbio...

foto da kitties and bunnies e anche sul nostro pinterest, nella cartella "oh!"

15 febbraio 2015



foto in alto: il ragazzo di Rio de Janeiro - dalla collezione di fotografie d'antan Mompracem studio in dono a Nora letterpress per San Valentino

14 febbraio 2015

Non sapeva proprio cosa dirle e allora le disse: ti amo

BUON SAN VALENTINO 

Non sapeva proprio cosa dirle e allora le disse: ti amo.
(Corrado Alvaro)


foto in basso da qui

12 febbraio 2015

foto da qui 
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