18 febbraio 2015

Quello che succede veramente, quello che viviamo, tutto il resto, dov'è?


1.
Quel che ci parla, mi pare, è sempre l'avvenimento, l'insolito, lo straordinario: articoli in prima pagina su cinque colonne, titoli a lettere cubitali. (...) Dietro a un avvenimento ci deve essere uno scandalo, un'incrinatura, un pericolo, come se la vita dovesse rivelarsi soltanto attraverso lo spettacolare, come se l'esemplare, il significativo, fosse sempre anormale: cataclismi naturali o sconvolgimento storici, conflitti sociali, scandali politici...

Nella precipitazione che abbiamo di misurare lo storico, il significativo, il rivelatore, non dimentichiamo però l'essenziale (...). I maremoti, le eruzioni vulcaniche, i grattacieli che crollano, gli incendi boschivi, le gallerie che sprofondano (...) Ma dov'è lo scandalo? Il vero scandalo? Il giornale non ci ha detto altro che: state tranquilli, ecco la prova che la vita esiste, con i suoi alti e bassi, ecco la prova che qualcosa succede pur sempre.
I giornali parlano di tutto, tranne che del giornaliero. I giornali mi annoiano, non mi insegnano niente; quello che raccontano non mi riguarda, non mi interroga, né tanto meno risponde alle domande che mi pongo o che vorrei porre.
Quello che succede veramente, quello che viviamo, tutto il resto, dov'è?

Georges Perec, L'infra-ordinario, 1989


foto: Jim Sturgeness ritratto da Bruce Weber per "Vanity Fair" 2013, da pinterest

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