Sandokan. Ascoltami ora.
- Ti ascolto.
- Sai che ho udito ancora parlare della Perla di Labuan?
- Ah! - fe' il pirata scattando in piedi.
- Ecco la seconda volta che questo nome mi giunge agli orecchi e che tocca stranamente una corda sconosciuta del mio cuore. Sai, Yanez, che questo nome mi colpisce singolarmente?
- Sai almeno che cosa sia questa Perla di Labuan?
- No. Non so ancora se animale o donna. Ad ogni modo mi mette curiosità.
- In tal caso, ti dirò che è una donna.
- Una donna?... Non l'avrei mai sospettato.
- Sì, fratellino mio, una giovanetta dai capelli castani profumati, dalle carni lattee, dagli occhi incantevoli. Akamba, non so ancora in qual modo, la poté vedere una volta, e mi disse che per dimenticarla, gli occorrono fiumi di sangue, e almen cinquanta abbordaggi.
- Ah! - fe' il pirata con voce leggermente agitata. - Akamba ha detto questo?
- Sicuro. - Deve essere, questa Perla, una creatura celeste per toccare il cuore di quel selvaggio.
- È quello che penso pur io, Sandokan. Sai, che io darei il meglio del mio bottino della settimana scorsa per vederla? Sandokan non rispose. Solo le sue labbra si contrassero in istrana maniera, lasciando a nudo i denti, bianchi come l'avorio e accuminati come quelli di una tigre.
- Vivaddio! - esclamò il Portoghese. - Te lo confesso sinceramente, Sandokan, che mi sento scottare dalla voglia di fare un giretto verso quella dannata isola. So, so bene che non sono che idee, ma...
- E perché non sono che idee? - chiese con tono beffardo Sandokan.
- Chi di noi, andrà a gettar l'âncora sulle coste di Labuan? Sono troppo pericolose oggi.
- Ah! - esclamò Sandokan. - Nol sai chi sarà l'audace, che spiccherà il volo per Labuan?
- In fede mia, nol saprei.
- Ebbene, fratello mio, quest'audace sarò io, la Tigre della Malesia!...
- Sandokan! - esclamò il Portoghese spaventato. - Tu ti vuoi perdere!
La fronte della Tigre s'annebbiò e lo sguardo si fece fosco. - Guarda, Sandokan - continuò Yanez. - Tu sei valoroso fra i valorosi, che fai mordere la polvere ai più valenti campioni di Borneo. Le tue braccia accerchiano potentemente questi mari che possono chiamarsi tuoi. Tu devii le palle dirette sul tuo petto e spunti le armi, ma la forza talvolta cede al numero, e potrebbe darsi che a Labuan incontrassi un nemico potente e forte quanto te e fors'anche più, che potrebbe accerchiarti, avvilupparti, soffocarti. Che ne dici, Sandokan?
Il pirata non disse verbo; solo la sua fronte s'ottenebrò ancor più e le labbra semi- aperte lasciarono sfuggire un rauco sospiro che sembrava un lontano ruggito.
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da Emilio Salgari, Le Tigri di Mompracem, 1900
(foto John French + wallpaper Cole&Son)
(foto John French + wallpaper Cole&Son)