Il Malese vuotato sino all'ultima goccia il contenuto della bottiglia, spense il fuoco, chiuse la porta e si aggomitolò in un angolo della capanna sognando di trovarsi già a Mompracem in mezzo ai suoi compagni avvoltolandosi sui frutti di tanti saccheggi e librandosi su cento bottiglie di acquavite.
Sandokan però non fu capace di chiudere occhio. Non già per tema del nemico, né per le difficoltà che poteva incontrare nell'abbandonare le coste di Labuan, ma perché sentivasi atrocemente morso da una terribile gelosia e assalito da una folla di tetri pensieri che invano cercava scacciare.
Che poteva mai essere accaduto di Marianna dopo che egli si era precipitato dalla fenestra? Che era avvenuto fra il lord e il baronetto William? Quali misure mai avevano prese per infrangere l'amore nato fra l'ultima discendente dei conti Guillonk e la terribile Tigre della Malesia?
- Ah! - esclamò il pirata dimenandosi sul suo letto di foglie. - Darei mezza della mia vita per trovarmi ancora in quella abitazione. Povera Marianna, chi sa quali timori agiteranno il suo picciol cuore. Forse mi crederà vinto, prigioniero, insanguinato, fra le catene dei miei nemici e chi sa, fors'anche morto.
«Vorrei perdere goccia a goccia tutto il mio sangue pur di rivederla, purché strapparla da quelle angoscie, purché dirle che la Tigre della Malesia è viva e più viva anche di prima.
«Orsù, coraggio, che ne ho proprio bisogno. Questa notte fuggirò meco portando il suo giuramento e ritornerò alla mia isola, al mio covo e poi... sì, per Cristo, poi, dovessi farmi una seconda volta moschettare, dovessi perdere una seconda volta quaranta tigrotti, ritornerò. Ritornerò per istrapparla dalle mani di quell'odiato rivale, ritornerò per vendicare i miei prodi che caddero sotto il ferro delle giacche rosse! Sì, l'avrò, sarà mia, mia. E allora...
Il pirata si tacque portandosi ambe le mani agli occhi e sospirò dolorosamente.
- Allora farò ciò che lei vorrà. Non l'ho giurato io? Non le ho detto che per lei tradirei i miei tigrotti, darei un addio e per sempre alla mia vita d'avventuriere, alla mia isola, al mio mare e a tutto ciò che fino a oggi mi ha allettato, mi ha fatto vivere?
«Sì tutto farò per questa sublime giovanetta che ha saputo colpire l'inaccessibile cuore della Tigre della Malesia. Tutto farò per questa giovanetta che io amo, che io adoro, che io idolatro!
*
da Emilio Salgari, La Tigre della Malesia, 1994-86
(immagine centrale Manon - figlia di Alma Mahler e Gropius - e Walter Gropius sulla terrazza della casa di Deassau 1926-27 foto di Ise Gropius
in alto: inviti e coordinati di nozze Nora Letterpress
in basso: Nora in mobiletto vintage Joe Colombo)
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