«Ho sempre il fuoco nelle vene che mi flagella e che mi pare consumi a poco a poco le mie carni, e sento che l'amerò oggi, domani, sempre, perché l'ho trovata divina, perché mi ha inebbriato, perché ha avuto il coraggio di amare la Tigre della Malesia. Dal giorno che l'ho veduta, Yanez, dal giorno che mi fe' gustare l'ebbrezza dell'amore mi sono sentito cangiare. Mi pare di avere sempre il delirio, mi pare che tutti i ricordi della mia vita terribile si cancellino, mi pare che un nuovo orizzonte mi si schiuda dinanzi. Sono stregato, sono ammaliato, Yanez, sono innamorato alla follia. Ovunque volga lo sguardo non vedo che Marianna aggirarsi raggiante a me d'intorno, che m'accompagna ne' miei sogni, ne' miei pensieri, ovunque vedo quel genio scintillante di bellezza che mi affascina, che mi abbrucia!...
Il pirata si alzò con gesto brusco e il volto alterato e i pugni stretti. Fece due o tre giri attorno alla stanza come cercasse allontanare quel fantasma divino, e calmare le ansie che lo divoravano, poi ritornando presso il Portoghese sempre immobile, ma che lo guardava fra il compassionevole e il collerico, disse:
- Ascolta, Yanez, tu non lo crederai, eppure l'amore di quella fanciulla la cui bellezza mi rende pazzo, è radicato fortemente nel mio cuore come il sentimento della mia vita, che nessuno al mondo varrebbe a strapparlo. Credi tu che prima di lasciarmi vincere non abbia lottato? Oh! Io ho atrocemente lottato, ma non valsero le mie ire per quella figlia che scende
dalle giacche rosse, né la ferrea volontà della Tigre che è caduta sotto la potenza di quello sguardo magnetico. Quante volte, quando i ricordi della mia vita sanguinaria mi assalirono, ho tentato di spezzare la catena. Quante volte, quando al pensiero di dover forse abbandonare il mare, il mio sangue, ho tentato di spezzarlo, e quante volte infine, pensando che per averla avrei pur dovuto spegnere la Tigre della Malesia, perdere quel nome a me tanto caro, quel nome di cui vo così altero, ho cercato di fuggire, e sempre invano. Mi sono trovato fra due abissi: là Mompracem coi suoi pirati, sfavillante fra il balenar dei cannoni e galleggiante in un mar di sangue, e qui lei; mi son trovato fra due abissi sui quali mi sono librato per un istante esitando. Sono precipitato nel secondo, dal quale nessuna forza umana sarebbe capace di trarmi. Sono di lei!
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da Emilio Salgari, La Tigre della Malesia, 1884-86
(immagine in altro a sinistra di franticmeerkat)